Il ruolo dei nonni quando i figli si separano
La separazione legale o di fatto della coppia, se altamente conflittuale, può compromettere la stabilità del legame parentale e affettivo nonno nipote.
La presenza dei nonni è funzionale all’esercizio della funzione genitoriale sia sotto il profilo sociale che educativo. I nonni supportano i genitori nella crescita dei loro figli poiché contribuiscono a garantire lo sviluppo equilibrato della loro personalità.
I nonni hanno spesso un ruolo fondamentale nella fase patologica del rapporto coniugale o di convivenza, in quanto non solo sono in grado di supportare economicamente ed emotivamente i loro figli nel percorso della loro separazione legale o di fatto, ma rappresentano per i nipoti un punto di riferimento stabile in un momento delicato di transizione.
Come tutela la legge il rapporto nonno nipote?
La conflittualità della coppia, talora presente in pendenza di una separazione legale o al momento della cessazione di una convivenza di fatto può compromettere il rapporto nonno nipote.
Nelle separazioni giudiziali spesso capita che i coniugi cerchino di escludere o allontanare dalla vita dei loro figli i nonni – genitori dell’ex. Pertanto, la conflittualità della coppia se non tempestivamente gestita, può ostacolare il rapporto nonno nipote e ledere il diritto di quest’ultimo di relazionarsi con i propri nonni materni e paterni.
I nonni possono tutelare il rapporto con i nipoti, ricorrendo anche alle vie legali.
La legge a tutela del rapporto tra i figli di genitori separati e i parenti di entrambi i rami genitoriali, e quindi a tutela del legame nonno nipote, dispone a norma dell’art. 315 bis c.civ co.2 (inserito nel codice civile dalla legge n. 219/2012 – Riforma della filiazione) che il minore ha il diritto “di crescere in famiglia e mantenere rapporti significativi con i parenti”, indipendentemente dalla natura giuridica del rapporto che intercorre tra i genitori, stante il principio sancito dall’art 315 c.civ per cui tutti i figli sono uguali in quanto hanno il medesimo status.
Peraltro, l’art. 1 della Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori, approvata nell’anno 2018 dall’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza, riconosce in capo ai figli, durante la fase patologica del rapporto di coppia, specifici diritti e dichiara che “I figli hanno il diritto di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici”.
Parimenti, l’art 317 bis c.civ (come sostituito dal d.lgs n. 154/2013 – Attuazione Riforma della filiazione) riconosce in capo agli ascendenti nel cui novero rientrano i nonni, “il diritto di mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni“.
Il diritto dei nonni di frequentare i nipoti a seguito della separazione della coppia
Il diritto dei nonni ex art 317 bis c.civ secondo una costante giurisprudenza di merito (Tribunale dei Minori con decreto del 25.03.2011; Tribunale per i minori di Venezia con decreto del 07.11.2016) non si sostanzia in un diritto di visita del minore, analogo a quello che viene riconosciuto in capo al genitore presso il quale il figlio non è collocato in ragione di un provvedimento giudiziale di separazione che ne stabilisce tempi e modalità.
I nonni tuttavia, sempre nel pieno rispetto del ruolo genitoriale, hanno il diritto di frequentare i loro nipoti quando questa frequentazione non è pregiudizievole per il loro sviluppo psicofisico . Qualora l’esercizio di tale diritto sia impedito da uno o entrambi i genitori, i nonni sono legittimati ad adire il Tribunale dei Minori disp.att. 38; 336 co.2 c.civ affinché adotti i provvedimenti più idonei, nell’esclusivo interesse del minore.
Pertanto tale diritto è subordinato al superiore interesse del minore.
Ricordo il caso (Manuello, Nevi c. Italia) segnalato dall’Associazione Nonne e Nonni penalizzati dalle separazioni relativo alla causa legale intentata dai nonni paterni di una minore, per ottenere il riconoscimento del loro diritto di vedere la nipote a seguito della separazione legale del figlio.
I nonni, decorsi sette anni dall’ultima visita della nipote, hanno presentato ricorso in Cassazione. La Corte ha dichiarato inammissibile il ricorso per motivi procedurali.
I nonni paterni, hanno adito con ricorso, la Corte Europea dei diritti dell’uomo, deducendo a carico dell’Italia, la violazione del loro diritto al rispetto della vita familiare, sancito dall’art 8 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
La Corte Europea con la sentenza del 20 Gennaio 2015 “ha condannato l’Italia per non aver compiuto gli sforzi adeguati e sufficienti per preservare il rapporto di parentela tra i nonni e la loro nipote a seguito della separazione dei genitori”.
Dott.ssa Fiamma Raugei
Mediatrice familiare