Il tema della tutela del rapporto nonno nipote ha avuto grande risonanza negli ultimi tempi, anche grazie alle riforme in materia di affidamento condiviso.
I figli di genitori separati hanno il diritto di mantenere dei rapporti stabili sia con la mamma sia con il papà e con entrambe le famiglie d’origine.
La Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori
Nella Carta dei diritti dei figli nella separazione dei genitori, documento realizzato dall ’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza con la collaborazione di esperti, associazioni e soprattutto con il contributo fornito dalle persone di minore di età, vengono individuati dieci diritti dei bambini e ragazzi alle prese con la separazione dei propri genitori. I punti inerenti la tutela del rapporto nonno nipote sono:
- i figli hanno il diritto di continuare ad amare ed essere amati da entrambi i genitori e di mantenere i loro affetti.
I figli hanno il diritto di essere liberi di continuare a voler bene ad entrambi i genitori, hanno il diritto di manifestare il loro amore senza paura di ferire o di offendere l’uno o l’altro. I figli hanno il diritto di conservare intatti i loro affetti, di restare uniti ai fratelli, di mantenere inalterata la relazione con i nonni, di continuare a frequentare i parenti di entrambi i rami genitoriali e gli amici.
- i figli hanno il diritto di non subire pressioni da parte dei genitori e dei parenti.
I figli hanno il diritto di non essere strumentalizzati, di non essere messaggeri di comunicazioni e richieste esplicite o implicite rivolte all’altro genitore. I figli hanno il diritto di non essere indotti a mentire e di non essere coinvolti nelle menzogne.
Come tutela la legge il rapporto nonno nipote?
Il nostro ordinamento giuridico, prima della riforma del 2006, prevedeva a carico dei nonni solo obblighi e il rapporto nonno nipote era poco tutelato. L’art. 148 cod. civ. stabiliva : “Quando i genitori non hanno mezzi sufficienti [Cost. art.30 ], gli altri ascendenti legittimi o naturali, in ordine di prossimità, sono tenuti a fornire ai genitori stessi i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli”.
Un primo passo in avanti nella tutela del rapporto nonno nipote, venne effettuato dalla Corte di Cassazione(Cass. 9606/988, Cass.7385/ 99)che riconobbe il diritto dei nipoti a mantenere un rapporto affettivo con i nonni, ribadendo quanto la famiglia nel suo complesso fosse determinante per lo sviluppo e l’equilibrio psicofisico del minore.
Venne quindi chiarito che tale diritto poteva essere negato solo nei casi in cui il suo esercizio fosse contrario agli interessi del minore.
Questa è la regola fondamentale da tenere presente, ancora oggi, in ogni diatriba familiare. Bisogna tutelare il bambino difendendolo da qualsiasi tipo di strumentalizzazione.
Il novellato testo dell’articolo 155 del cod. civ.dispone: “Anche dopo la separazione personale dei genitori, il minore ha diritto di mantenere un rapporto equilibrato e continuativo con ciascuno di essi, ha diritto di ricevere cura, educazione e istruzione da entrambi ed ha diritto di conservare rapporti significativi con gli ascendenti e con i parenti di ciascun ramo genitoriale”. Viene così riconosciuta importanza al mantenimento dei rapporti con la famiglia di origine e alla continuità relazionale ed affettiva con la seconda e terza generazione.
Il gruppo di condivisione per nonni con figli separati
La separazione dei figli ha inevitabilmente un impatto emotivo anche sulle famiglie d’origine, che non sempre riescono a superare o condividere questo dolore. I nonni, chiedono di essere riconosciuti nel loro ruolo e avere una tutela del rapporto nonno nipote.
La dottoressa Costanza Marzotto, psicologa, mediatrice familiare e docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha ideato una risorsa che risponde a questi bisogni, il Gruppo di condivisione per nonni con figli/e separati. Un percorso di 4/6 incontri di due ore ciascuno a cadenza quindicinale.
Ai nonni viene offerta la possibilità di raffigurare le relazioni tra le generazioni, le relazioni con eventuali terzi coinvolti nella vicenda separativa (avvocati, giudici, CTU, ecc.) e di esporre e condividere le parole da destinare ai nipoti. Il conduttore saprà guidare i nonni ad acquisire le necessarie conoscenze per assolvere al compito di essere nonni di famiglie divise, senza esprimere giudizi.
È un percorso caratterizzato da un’assoluta riservatezza, alla conclusione del quale i nonni
acquisiscono la consapevolezza che i propri figli continueranno ad essere genitori per sempre, senza distinzione di sorta tra genitore collocatario e non.
Dott.ssa Marialaura Misiano
Mediatrice Familiare
2 pensieri su “La tutela del rapporto nonno nipote”
Prima di questa disposizione, i nonni non avevano un vero e proprio diritto a frequentare i nipoti, ma potevano riuscire a ottenere provvedimenti in materia solo «di riflesso», agendo sulla regola prevista per i genitori di consentire ai minori di mantenere rapporti con gli ascendenti di ciascun ramo, con qualche difficolta interpretativa ed applicativa. Con questa nuova norma, invece, il nonno cui viene negato di vedere il nipote nella misura giusta, diventa titolare di un vero e proprio diritto, tanto che in caso di problemi puo ricorrere al tribunale affinche il giudice ordini a chi di dovere, con i contenuti piu adatti al caso concreto e alle sue particolarita, di consentire questo rapporto in modo corretto.
Grazie per aver lasciato questo commento.