Nell’articolo “Le coppie felici litigano?” avevamo sottolineato l’importanza del legame di attaccamento nella relazione di coppia. Questo particolare legame accende i riflettori sulla funzione regolatrice che la relazione di coppia esercita nel raggiungimento dell’equilibrio e del benessere individuale.
L’equazione Benessere Individuale = Benessere Di Coppia
La relazione di molti studi hanno dimostrato che la presenza di un legame sentimentale significativo in età adulta assicura un senso di benessere ed aumenta la salute fisica e psichica (Colman, 1993; Hazan e Zeifman, 1999). Dunque, si può ampliare il concetto affermando che una relazione di coppia sana, equilibrata e sicura può contribuire al senso di benessere personale di entrambi i partner oltre che ad una maggiore soddisfazione relazionale.
Il ruolo della regolazione emotiva
In una relazione di coppia ciascun individuo dimostra, in maniera del tutto inconsapevole, la propria abilità di gestione e regolazione delle emozioni. Queste abilità vengono apprese fin dalla prima infanzia all’interno delle relazioni precoci con i propri caregivers (ovvero, coloro che si prendono cura del bambino e che fungono per lui da base sicura) grazie al sistema dell’intersoggettività, che si sviluppa all’interno della relazione mamma-bambino durante la primissima infanzia e permette la costruzione di sé come individui separati dal partner.
Infatti, quando regoliamo il nostro stato interno, monitoriamo anche e soprattutto le emozioni del nostro partner; per cui, il sentirsi tristi, felici o ansiosi dipende in larga misura dal modo in cui influenziamo e siamo influenzati dal nostro partner, influenza che deriva sia dal linguaggio verbale che da quello non verbale.
La Sicurezza
È, quindi, molto difficile costruire dei rapporti sani ed equilibrati in assenza di un’adeguata capacità di regolazione emotiva: senza di essa, infatti, siamo portati ad essere con il nostro partner “eccessivamente vicini” o “eccessivamente lontani” dal punto di vista emotivo e psicologico, dinamica che non permette di entrare in sintonia con l’altro e con i suoi bisogni e che limita il raggiungimento del benessere individuale e, di conseguenza, di coppia.
Infatti, come accade nelle relazioni genitore-bambino, se il partner viene percepito come disponibile e responsivo (ovvero attento e ricettivo verso i bisogni dell’altro), ci si sentirà più sicuri e liberi di impegnarsi in altre attività che possono non riguardare la coppia, ma solo se stessi. Se, al contrario, il partner viene percepito come distante e insensibile, ci si sentirà meno sicuri di intraprendere attività che si trovano interessanti ed appaganti.
Tuttavia, le persone insicure possono mettere in atto comportamenti diversi a seconda della tipologia di insicurezza che le caratterizza. Ad esempio, le persone che tendono ad essere maggiormente preoccupate e/o ansiose possono avvertire un forte bisogno di vicinanza con il proprio partner, verso il quale esprimono spesso paure e/o dubbi. Le persone più evitanti, invece, possono non percepire bisogni di vicinanza col partner, ma, al contrario, possono mettere in atto comportamenti di ritiro e distanza fisica.
L’intimità
La dinamica “vicinanza-distanza” trova la sua più completa espressione nell’intimità, intesa come una percezione soggettiva derivante da un insieme di esperienze di emotività e di calore che si possono sperimentare nelle relazioni amorose.
Affinché i partner di una relazione amorosa possano sperimentare questa sensazione di intimità, è necessario che la coppia soddisfi alcune importanti caratteristiche, tra cui:
- la capacità di chiedere al partner accudimento nei momenti di bisogno;
- la capacità di fornire accudimento al partner che lo richiede;
- la capacità di sentirsi in armonia ed a proprio agio con se stessi in qualità di individui indipendenti pur stando in coppia;
- la capacità di negoziare in caso di conflitto.
Anche nella percezione dell’intimità di coppia è decisivo il ruolo svolto dalla regolazione emotiva descritta in precedenza. È, infatti, difficile che una coppia riesca a raggiungere uno stato di intimità se i partner che la compongono non sono in grado di regolare reciprocamente i propri stati affettivi e mentali.
Per concludere…
Il benessere di coppia può essere raggiunto nel momento in cui ciascun partner percepisce se stesso come meritevole di accudimento in caso di bisogno e l’altro come disponibile e attento ai propri bisogni. Si può, dunque, affermare che il benessere di coppia è possibile solo se entrambi i partner vivono in una condizione di benessere individuale.
In ogni coppia si verificano momenti di maggiore o minore vicinanza fisica ed emotiva, ma è bene sottolineare che il grado di benessere di coppia dipende anche da quanto ciascun partner è in grado di negoziare e scendere a compromesso in caso di conflitto.
Molti studi hanno approfondito questo aspetto, dimostrando che all’interno della relazione i partner percepiscono un sostanziale miglioramento in termini di benessere sia personale che di coppia quando il conflitto viene risolto positivamente.
Federica Beglini
Dottoressa in Psicologia Clinica