La comunicazione nella coppia in crisi è spesso caratterizzata da recriminazioni, rabbia, ripicche che fanno perdere di vista il bene comune del benessere dei figli. E se è vero che la comunicazione è importante nella coppia coniugale, è ancor più vero che diviene fondamentale nella coppia genitoriale.
Quanto è importante saper comunicare?
Il primo assioma (= principio valido di per sé, che non ha bisogno di essere dimostrato) della Pragmatica della Comunicazione di Paul Watzlawick è: NON SI PUÒ NON COMUNICARE. Infatti comunichiamo tutti i giorni, con qualsiasi persona, più o meno consapevolmente, attraverso parole e gesti, per descrivere fatti ed eventi, per intraprendere relazioni sociali e suscitare emozioni. Senza la comunicazione, l’essere umano non avrebbe potuto avanzare né evolversi fino a diventare quello che è oggi.
Comunicazione e mediazione familiare
La comunicazione nella coppia in crisi diviene disfunzionale in quanto è spesso avvelenata da errori nel linguaggio sia verbale che non verbale. Errori che si ripetono ed accentuano e, di conseguenza, la comunicazione come coppia genitoriale viene compromessa. Con la mediazione familiare si cerca di ripristinare la comunicazione interrotta e disfunzionale per raggiungere una soluzione concordata da entrambi i partner sull’esercizio della responsabilità genitoriale. Il mediatore familiare riporta l’attenzione sui figli, cercando, attraverso varie tecniche di comunicazione, di abbassare il livello di conflittualità tra le parti e migliorare la comunicazione, cercando di evitare che i dissapori e le problematiche che hanno portato alla crisi e alla fine del rapporto di coppia facciano perdere di vista il compito di educazione e cura che i genitori hanno verso i propri figli.
Chi domanda, Comanda.
“Prima di discutere, mettiamoci d’accordo sul significato delle parole” (Cicerone). Molto spesso la comunicazione nella coppia in crisi è caratterizzata dall’errata idea di sapere meglio dell’altra persona cosa quest’ultima pensi e/o provi. Cosa sarebbe meglio fare dunque? Il primo passo da fare è quello di domandare piuttosto che supporre ed emanare sentenze. A volte i nostri pregiudizi e i nostri vissuti emotivi ci impediscono di comprendere davvero ciò che l’altro dice e ci portano a restare trincerati dietro le nostre convinzioni, senza chiederci – e chiedere all’altro – se tali convinzioni hanno un fondamento reale. Quando si è in conflitto, infatti, si tende molto più a trovare argomenti sui quali non si è d’accordo, piuttosto che ascoltare e cercare di trovare dei punti d’incontro.
Conclusione
La comunicazione è fondamentale e saper comunicare è indispensabile per evitare confitti e dissapori, soprattutto nella coppia in crisi.
Annarita Vertucci
Avvocato esperto in diritto di famiglia e mediatrice familiare