Gli effetti del conflitto genitoriale sui figli sono stati ampiamente trattati dalla letteratura psicologica recente e passata. Sia che si tratti di conflittualità all’interno di un processo separativo sia di modalità insite in un rapporto di coppia ancora esistente, i genitori ed i figli coinvolti possono manifestare conseguenze a breve e a lungo termine. Conseguenze in grado di erodere, se non adeguatamente e prontamente trattate, le risorse resilienti dei più piccoli.
La parola ai piccoli
Gli effetti del conflitto genitoriale sui figli sono riscontrabili a diversi livelli. I principali riguardano le aree:
- psicologica;
- fisiologica;
- scolastica;
- relazionale;
- emotivo-affettiva.
Le ricadute psicologiche e relazionali
Per quanto riguarda gli outcomes psicopatologici si fa riferimento a due grandi classi di sintomi, quelli di internalizzazione e di esternalizzazione, spesso in commistione fra loro.
Nello specifico, i primi possono manifestarsi sotto forma di:
- ansia;
- depressione;
- insicurezza nel separarsi dalla figura materna;
- ritiro sociale;
- inferiore coinvolgimento nel gioco;
- sentimenti di timidezza, vergogna, paura e tristezza.
Tutte espressioni frequentemente associate ad atteggiamenti di inibizione, di bassa autostima, che possono in extremis condurre ad un aumentato rischio suicidario.
I sintomi di esternalizzazione, invece, si manifestano spesso sotto forma dicomportamenti aggressivi, antisociali e problemi di condotta sia nel periodo infantile sia adolescenziale. Alcuni studi (Campbell, Spieker, Burchinal, & Poe, 2006; Harold, Acquah, Chowdry, & Sellers, 2016), in particolare, hanno messo in evidenza come, se l’aggressività permane, il malessere dei figli può essere affiancato dal fallimento scolastico, dall’abuso di sostanze o dalla vittimizzazione dei pari.
Il conflitto genitoriale può incidere negativamente sulla qualità della relazione genitori-figli, fraterna e tra pari sia nella scuola primaria sia secondaria. La conflittualità genitoriale può intaccare la futura qualità di vita relazionale dei figli. Di fatto i ragazzi esposti al conflitto genitoriale potrebbero sperimentare una minore qualità delle relazioni sentimentali giovanili, essere esposti a fallimenti relazionali ed essere coinvolti in esperienze di violenza intima tra partner (in qualità di perpetratori e vittime).
A livello corporeo
Gli effetti del conflitto genitoriale sui figli a livello fisiologico sono riconducibili principalmente a difficoltà connesse al sonno, sia per quanto riguarda l’addormentamento sia il suo mantenimento. Quando queste problematiche insorgono precocemente hanno una maggiore tendenza a rimanere tali anche durante il successivo sviluppo.
Un’altra problematica a livello corporeo di frequente associata alla conflittualità genitoriale è una riduzione della crescita, una maggiore stanchezza, stress addominale e cefalea.
E cosa succede in classe?
La conflittualità genitoriale non rimane confinata entro le mura domestiche ma “accompagna” il minore in ogni sua attività. Ciò implica che vi siano delle conseguenze anche sulla performance scolastica. Questa correlazione può essere spiegata dalle possibili difficoltà di sonno concomitanti ma anche da problematiche emotive, di mancanza di attenzione e di coinvolgimento attivo nel conflitto da parte dei piccoli.
È necessario mettere in evidenza come questi effetti non riguardino tutti i bambini e non si manifestinoin ugual misura nei soggetti coinvolti. Alcuni fattori interni ed esterni al minoremediano questa relazione, tra i quali alcune caratteristiche temperamentali e comportamentali del bambino e dei genitori, processi attributivi ed emotivi dei piccoli o lo stile d’attaccamento e le modalità di parenting.
In simili situazioni, risulta indispensabile prestare supporto ai caregivers, attraverso percorsi di mediazione familiare e sostegno alla genitorialità, mantenendo sempre l’ottica degli interventi integrati, in cui il focus rimanga incentrato sul minore e i suoi bisogni.
Anna Graefer
dott.ssa in Psicologia dello sviluppo